
Lunedì scorso «M», il supplemento satirico dell'«Unità», conteneva una vignetta nella quale un sacerdote suggeriva, ammiccante, ai lettori (maschi): «Volete amarla senza che rimanga incinta? Sceglietela sotto i dieci anni». D'accordo, non riapriamo per l'ennesima volta la questione della libertà di satira: del resto, anche chi apprezza certe manifestazioni particolarmente sconce di anticlericalismo deve poter liberamente comperare il quotidiano del Partito Democratico e sentirsi soddisfatto, se crede. Soltanto, mi chiedo: come farà «l'Unità», che ospita certe battute nel suo supplemento satirico, a sostenere credibilmente che il PD è davvero un partito nuovo, nel quale due diverse culture politiche,
quella ex comunista e quella cattolica democratica, si starebbero effettivamente amalgamando? E come faranno, d'altra parte,
gli ex esponenti della Margherita a guardare certe vignette dell'ormai «loro» giornale senza provare qualcosa che non sia, semplicemente, disgusto?
Giovanni Belardelli dal “Corriere della Sera”