martedì 20 novembre 2007

Un coccodrillo per Alberto Patrucco






















La prima volta che ho incontrato Alberto Patrucco era quest'estate,
in un albergo della provincia marchigiana. Da subito ci siamo resi
conto di avere una cosa in comune: la camera senza aria condizionata.
Da allora le nostre strade si sono incrociate, anzi, no, era una rotonda,
impossibile quindi. Ci siamo inseguiti, ecco.
Ma come si fa a capire chi sta inseguendo chi, in una rotonda?
Sta di fatto che abbiamo ricevuto lo stesso premio lo stesso giorno,
a SatirOffida, e ora siamo nelle stesse pagine dello stesso giornale.
L'altro giorno me lo trovo sotto casa.
Su «M» scrive necrologi per farvi sorridere. Normale evitarlo, quindi.
Mi invita al suo spettacolo, e io marco visita. La causa?
La frescura a cui ambivo quest'estate, l'ho presa l'altra sera
con le conseguenze che potete immaginare.
Sarà per la prossima, Alberto, la rotonda gira.
A bientot.

2 commenti:

filippo fricca ricca ha detto...

bellissimissimo disegno.
egr. sig. tonus
lei è un grande :)

Anonimo ha detto...

grande patrucco...anche io l'ho conosciuto e pure conosciuto di persona due volte. lo seguo dagli inizi ed è un grande. E' tanto un genio quanto gentile. e io come un coglione, me lo sono perso questa volta. DIO BUIO
Afro